Descrizione della struttura

Appartenuto ai Benso di Cavour e alla Famiglia dei conti Vagnone di Trofarello è richiamato nei documenti fin dal 1209, sorto sul declivio collinare tra i confini del torinese e del Monferrato,si presenta come un insieme di edifici e corti. Altri edifici circondavano l'antica torre che ora si erge sulla pubblica piazza. Con il passare del tempo le antiche strutture fortilizie furono trasformate nellattuale dimora aristocratica. La riplasmazione delle strutture medioevali risale al 1706,anno in cui un rovinoso incendio distrusse parte delle strutture architettoniche. Il complesso edilizio acquisì notevole importanza e lo dimostra la costruzione della piccola cappella inserita ad est di cui si riconducono i disegni di facciata a Filippo Juvarra. La decorazione delle sale interne come il Salone principale e le stanze attigue riprendono schemi e soggetti tipici del sec XVIII. Nel salone principale si ritrovano trofei ed armi affiancate a strumenti musicali,riprodotti sui parapetti in papier mache. Sulla volta un trionfo di angeli ripropone allegorie che ci richiamano alle decorazioni delle residenze sabaude. All'inizio del sec XIX il complesso fu in parte acquistato da Michele Francesco Giuseppe Antonio Benso di Cavour che impostò la creazione dei giardini e del parco romantico ad opera di Xavier Kurten1. Un episodio interessante nella storia dell'edificio fu nel 1845 l'insediamento nei locali interni al castello,ad opera di Francesco Lavaggi,del primo laboratorio di produzione dei brichet,gli antichi fiammiferi piemontesi. All'inizio del XX secolo il corpo ovest del castello fu rimodellato seguendo un gusto eclettico e risale al 1928-30 la trasformazione in stile neogotico dei corpi di fabbrica ad est.