Avevamo scelto questa location perché per noi era fondamentale fare cerimonia e ricevimento in un unico luogo, era il nostro unico requisito. E la chiesa del borgo era molto bella. Il proprietario ad aprile 2023 ci assicura la possibilità di celebrare il matrimonio nella chiesa privata e noi siamo tranquilli. In realtà in quella data, il vescovo aveva già reso noto che da dicembre 2023 i matrimoni non si sarebbero più potuti celebrare in loco, ma per non rischiare che scindessimo il contratto, il proprietario non ci ha detto nulla. Ci viene reso noto questo dettaglio a marzo 2024, tre mesi prima della data del matrimonio . Ovviamente cerchiamo un'altra location ma è tutto pieno. A causa di questa mancanza di onestà abbiamo dovuto trovare una chiesa in fretta e furia, una macchina (che ci è costata 550 euro), ristampare tutte le partecipazioni di matrimonio con nuova chiesa e orario e così via, per un totale di quasi mille euro in più. Il proprietario ci propone uno sconto di 500 euro, cifra irrisoria se paragonata alle spese sostenute e ai danni morali, ma non abbiamo molta scelta. Veniamo poi a sapere che non è più possibile celebrare nemmeno i riti civili in loco, perché la location ha perso la possibilità di essere casa comunale e che, come fatto con noi, non sta avvisando gli sposi che hanno prenotato nei mesi successivi. Arriviamo comunque alla settimana prima del matrimonio e subentra Elena, la compagna del proprietario, che da subito si pone nei nostri confronti in maniera sgarbata e maleducata, con frasi del tipo "Tu pensa a fare la sposa, che a decidere dove va il tavolo sposi o come vanno messe le luci ci penso io", non lasciandomi esprimere nessuna perplessità o scelta su come organizzare le cose. Il giorno del matrimonio ovviamente, come temevamo, la sua maleducazione ricade su chiunque abbia avuto il piacere di incrociarla: dai testimoni arrivati in location la mattina, a cui ha urlato di spostare la macchina (avevano accostato solo per far scendere donne con i tacchi), agli invitati a cui ha messo in mano i fiori da portarsi via a fine evento dicendo "Tiè, portateve via i fiori", al DJ che ha cercato di convincere a smettere di suonare (quando ci aveva assicurato che avremmo potuto rimanere senza limiti di orario), al barman a cui ha mollato la spazzatura da buttare come se fosse un suo dipendente. E' un peccato che una location del genere, molto bella (ma se avessi dovuto sceglierne una senza la chiesa, sicuramente non avrei scelto questa), sia gestita da persone senza scrupoli, che pur di non perdere soldi e continuare ad accaparrarsi prenotazioni, rischia di rovinare il giorno più importante per molte coppie di sposi, in primis non avvisando dell'impossibilità a sposarsi in loco e poi lasciando che gente maleducata e rozza rovini l'evento facendo fare agli sposi brutte figure (il giorno dopo molti degli ospiti ci hanno chiesto spiegazioni sulla proprietaria arrogante e maleducata). Sconsigliatissima se non volete farvi rovinare un giorno così importante.